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ci consente di affermare che l’alimentazione può promuovere o inibire l’equilibrio e la performance psico-fisica. L’assunzione di alimenti non idonei determina un accumulo di tossine che favoriscono l’instaurarsi di stati infiammatori e deprime tutte le funzioni dell’organismo, dalle difese immunitarie alla lucidità mentale.
Ottimizzare l’apporto di energia pre, durante e dopo l’attività sportiva, consente di
ridurre l’entità dei danni procurati all’organismo dall’attività muscolare e velocizzare i
tempi di recupero. Evidenziare eventuali sensibilità alimentari, significa evitare
l’assunzione di alimenti che provocano: perdita immediata di forza, infiammazione sistemica
con maggior frequenza di disturbi articolari e tendinei. Individuare carenze di minerali o
vitamine consente di riequilibrare scompensi che causano: incidenti muscolari (crampi,
contratture), insulinoresistenza (perdita tono muscolare, incremento massa grassa),
riduzione del trasporto dell’ossigeno (livelli ematici di emoglobina ed ematocrito).
Gli atleti in fase di crescita vengono sottoposti molto spesso ad allenamenti
particolarmente impegnativi, con orari a volte proibitivi e tempi di recupero quasi
inesistenti. Tali condizioni determinano la necessità di effettuare una valutazione
nutrizionale completa e mirata al fine di garantire all’organismo un adeguato intake
nutritivo. Lo studio nutrizionale consente di evitare che nel tempo si instaurino della vere
e proprie carenze, che sfociano troppo frequentemente in problematiche come: stanchezza
cronica; scarso accrescimento staturo-ponderale; inappetenza; disturbi gastro-intestinali;
cefalee; anemie sideropeniche; ecc…
Gli atleti in fase di crescita vengono sottoposti molto spesso ad allenamenti particolarmente impegnativi, con orari a volte proibitivi e tempi di recupero quasi inesistenti. Tali condizioni determinano la necessità di effettuare una valutazione nutrizionale completa e mirata al fine di garantire all’organismo un adeguato intake nutritivo. Lo studio nutrizionale consente di evitare che nel tempo si instaurino della vere e proprie carenze, che sfociano troppo frequentemente in problematiche come: stanchezza cronica; scarso accrescimento staturo-ponderale; inappetenza; disturbi gastro-intestinali; cefalee; anemie sideropeniche; ecc…
Equilibrare la distribuzione dei pasti durante la giornata e mantenere stabile la curva glicemica è essenziale per ottenere un corpo tonico e asciutto, con ridotti depositi di adipe in vita. Le sensibilizzazioni alimentari determinano infiammazione a livello sistemico, che si traduce in alti livelli di cortisolo circolante e ritenzione idrica, con conseguente deposito adiposo intra-scapolare e alterazione del tessuto sottocutaneo (cellulite) prevalentemente su fianchi e glutei. La carenza di fattori essenziali come vitamine o minerali inibiscono svariate reazioni biochimiche inducendo: blocchi metabolici, difficoltà di dimagrimento, difficoltà nel seguire un regime alimentare corretto a causa di scompensi umorali o nervosi.
Il concetto di “Salute” in senso lato, una visione Olistica dell’essere umano e del suo stile di vita, presuppongono uno studio dell’alimentazione partendo dall’individuo e non da schemi predeterminati o dogmi. Termini come “Well-Aging” e “Benessere” la fanno da padroni sulle riviste specializzate, nei blog e titolano conferenze sul tema: sano stile di vita, equilibrio mente-corpo e relazioni sociali. Imparare a ri-conoscersi e a rispettare le proprie peculiarità, anche da un punto di vista nutrizionale, è un passo essenziale sul cammino verso la meta.